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SII COME UN FIORE4

Si deve cercare di diventare come un fiore: aperto, franco, equanime, generoso e gentile. Sai cosa significa?

4 The Mother, Flowers and Their Message, Sri Aurobindo Ashram, Pondicherry (INDIA), 1992, pagg. 114,...,129


ndr I testi sono una libera traduzione dell’autrice elaborata dal documento descritto nella nota specifica dal documento descritto nella nota specifica dei pannelli della mostra di Barbara Bartoli, IL SOGNO: la città mondiale Auroville-Tamil Nadu-INDIA, 25 tavole 70x100, inaugurazione italiana a cura dell’autrice: Università degli Studi-Facoltà di Ingegneria, 8 maggio 2000, Bologna e 25 novembre 2000, Ravenna; inaugurazione indiana a cura dell’autrice: NEW DELHI (India)-India Habitat Centre, 15-21 gennaio 2001; AUROVILLE (India)-Pitanga, 4-31 marzo 2001; inaugurazione americana a cura dell’autrice: Cincinnati (USA), 6-9 settembre 2001

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BElikeAflower...FRANK20mag13RAVENNA

foto di Barbara Bartoli, 25apr13

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COPYRIGHT by barbara bartoli

PROGETTAZIONE 11 maggio 2013

AGGIORNAMENTO 2 del 23 maggio 2013

CAMELLIA è un genere di piante della famiglia delle Theaceae, originario delle zone tropicali dell’Asia. Il nome del genere, scelto da Linneo, deriva dal nome latinizzato del missionario gesuita Georg Joseph Kamel (1661-1706), farmacista e botanico, che per primo importò la pianta dal Giappone.


DESCRIZIONE Il genere Camellia comprende piante a portamento arbustivo o ad alberello, sempreverdi, alte in natura fino a 15 m. Le foglie sono semplici alterne, di colore verde più o meno scuro secondo la specie, lucide e coriacee, a volte carnose e provviste di stipole e ghiandole aromatiche, con i margini lisci o crenati, di forma ellittica, lanceolata o oblungo-lanceolata. I fiori sono semplici o doppi di colore bianco, roseo o rosso, privi di profumo o molto profumati; sono piante adatte ai climi temperati e umidi.

DISTRIBUZIONE E UTILIZZO Nelle zone tropicali asiatiche, dalla Camellia sinensis (L.) O. Kuntze (= C. thea), si ricava dalle giovani foglie la nota bevanda tonificante conosciuta con il nome di tè. La specie più coltivata come pianta ornamentale nei giardini, parchi e viali, è la C. japonica L., originaria della Corea e del Giappone, arbusto che raggiunge alcuni metri di altezza, foglie persistenti, ovali di colore verde cupo lucente, fioritura primaverile con fiori dai colori nelle varie sfumature dal bianco al rosso cupo, corolle a forma di rosa aperta e appiattita. In Italia anche se non più coltivata come un tempo, è diffusa nella zona dei laghi prealpini (è famosa la collezione di Villa Taranto sul Lago Maggiore), in alto Piemonte, dove si trovano numerosi boschetti utilizzati per la raccolta dei fiori in boccio, e nell’Italia centro-meridionale e insulare; in condizioni pedo-climatiche ottimali, possono raggiungere dimensioni di oltre 10 m di altezza. In particolare da segnalare in Lucchesia la zona intorno a Sant’Andrea di Compito, frazione del comune di Capannori i cui terreni naturalmente acidi hanno favorito la coltivazione fin dal XVIII secolo; oggi vi si svolge in primavera la manifestazione “Antiche camelie della Lucchesia”.

COLTIVAZIONE La C. japonica è pianta subtropicale, ed ama quindi estati piovose ed inverni asciutti; tuttavia è resistente al freddo, sino a -15 °C; teme il vento freddo (che la dissecca) e il ristagno d’acqua (che fa marcire le radici), per il resto si adatta a qualunque esposizione. Tuttavia, poiché i fiori, soprattutto se chiari e doppi, marciscono sulla pianta, è ideale la penombra. Coltivato in piena terra, vuole terreno acido od almeno neutro, non ricco. In vaso può essere coltivata con torba, terra di bosco e foglie, di castagno o d’erica, riparandola in serra d’inverno. Va rinvasata almeno ogni due anni. Si moltiplica per talea o per innesto su soggetti ottenuti con talea o semina. Data la crescita molto lenta di queste piante, la potatura deve essere sempre cauta, a meno che non si voglia far ripartire da zero una pianta troppo accresciuta. La potatura di formazione va fatta subito dopo la fioritura, selezionando tra i nuovi getti quelli che si vogliono tenere, lasciando almeno una gemma. La potatura di pulizia (rami morti o danneggiati, o in eccesso) può essere fatta in qualunque stagione. Gli inglesi dicono che la camellia deve rimanere abbastanza aperta, tanto “da lasciar passare un uccello in volo”.

AVVERSITà Teme i geli intensi e prolungati, il ristagno d'acqua può provocare il marciume radicale.

(*) integralmente tratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Camellia

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